Frattura diafisaria del metacarpo in un puledro

Segnalamento

Puledro 9 giorni, maschio, sella italiano.

Anamnesi

Riferito da Veterinario curante per frattura a carico del terzo medio dell’ osso metacarpale terzo destro provocata da un calcio inferto dalla fattrice alcune ore prima del ricovero.

Esame clinico

Al ricovero il puledro è vigile, mantiene la stazione su tre arti e si alimenta regolarmente. Il veterinario referente ha provveduto ad applicare un bendaggio tipo Robert-Jones, che viene rimosso e sostituito da una gessatura con Vetcast®. La frattura non è esposta.

Esame radiografico: L’esame radiografico evidenzia la presenza di una frattura diafisaria comminuta parzialmente scomposta dell’osso metacarpale terzo destro.

Trattamento

Viene avviata la profilassi antitetanica ed antibiotica con somministrazione di Penicillina G procaina 22.000 UI/kg IM ed Amikacina solfato 20 mg /kg IV SID. Il puledro viene sottoposto ad intervento di osteosintesi con placca larga a compressione dinamica a 10 fori posta dorsalmente, dopo riduzione della frattura ed inserimento di una vite in “lag fashion” per la fissazione di un grande frammento “butterfly” in prossimità della linea di frattura. Nella stessa sede, viene fatto un trapianto di osso spongioso prelevato dalla tuberosità iliaca ipsilaterale per compensare ad una certa perdita di sostanza ossea. Nonostante questo, rimane evidente un netto valgismo centrato sull’area della frattura. Al termine dell’intervento viene applicata una nuova gessatura con Vetcast® estesa prossimalmente a comprendere l’avambraccio fino all’articolazione omero-radio-ulnare. Il risveglio dall’anestesia avviene in maniera regolare e rapida.

Decorso post operatorio: La profilassi antibiotica viene mantenuta per complessivi 10 giorni. I punti di sutura vengono rimossi 14 giorni dopo l’intervento, in concomitanza con il rinnovo della gessatura. Ad intervalli di 4 giorni post-op prima, e di 10 giorni successivamente viene effettuato un esame radiografico di controllo. Alla dimissione viene rimosso il gesso e l’arto protetto con uno “splint cast”. Al proprietario viene consigliato di mantenere il puledro in box per 4 settimane, confinandolo poi in piccolo paddock per un periodo di 8 settimane.

Follow up: A otto mesi dalla dimissione il puledro viene ricoverato per la rimozione degli impianti. Un controllo radiografico conferma del buon livello di guarigione della frattura (V. Fig. XX). Il valgismo si è parzialmente auto-corretto. La rimozione degli impianti (con l’eccezione della vite non inserita nella placca) venne eseguita in anestesia generale; al termine dell’intervento, l’arto viene protetto con un bendaggio Robert-Jones al di sotto del carpo. Si ritiene che, in assenza della placca, il graddo di correzione del valgismo in seguito a rimodellamento osseo possa ulteriormente progredire. Al proprietario viene raccomandato di tenere il puledro a riposo in box per 4 settimane.

Commento: Le fratture del metacarpo/metatarso sono tra le più frequenti tra quelle delle ossa lunghe nel puledro e spesso sono provocate dalla fattrice. Un tempestivo intervento sul campo, come nel caso descritto, può prevenire ulteriori danni ai tessuti molli e l’esposizione della frattura, con drammatico peggioramento della prognosi. Una complicazione frequente è dovuta ai tempi prolungati dell’ingessatura. Nel caso descritto non sono comparse piaghe cutanee ma è rimasto un certo grado di rigidità dell’articolazione del nodello.

Frattura diafisaria del metacarpo in un puledro -- edit: 2019-08-26T12:27:34+00:00