Segnalamento
Trottatore maschio di due anni in allenamento.
Anamnesi
Il cavallo fu trovato con una zoppia con incapacità di appoggio nell’arto posteriore sinistro dopo un leggero allenamento. Il cavallo era regolarmente in lavoro e nell’ultimo mese il trainer aveva notato una leggera zoppia sullo stesso arto. Il veterinario curante eseguì un esame radiografico diagnosticando una frattura della prima falange. Il cavallo venne ingessato e riferito in clinica. 
Trattamento chirurgico
La frattura fu meglio valutata con ulteriori proiezioni radiografiche e apparve molto complessa: la linea di frattura principale partiva sul piano sagittale, deviando verso la corticale mediale; una seconda linea un po’ a spirale continuava distalmente verso l’articolazione interfalangea prossimale. Il cavallo venne operato con osteosintesi usando viti da corticale da 4.5 mm sui piani ortogonali alle differenti linee di frattura. Il controllo intraoperatorio dopo applicazione della quarta vite confermò una soddisfacente riduzione della frattura. Venne applicata un’ingessatura, che fu mantenuta per 10 giorni. Quindi il cavallo venne tenuto con bendaggio rigido per altre due settimane e nel frattempo dimesso.
Follow up
Dopo due mesi di box, la guarigione della frattura fu valutata con un controllo radiografico (vedi sotto).
Era presente una moderata reazione con osso di nuova formazione sull’aspetto mediale della prima falange, dovuto alla prominenza della punta di due viti. Il cavallo non mostrava comunque zoppia e iniziò l’esercizio al passo per tre settimane, quindi fu messo al paddock per un mese.
Il cavallo tornò al programma di jogging a quattro mesi dall’intervento seguendo il regolare programma di allenamento. Il trainer non ha notato zoppia, gonfiore o altri segni di dolore. A distanza di 8 mesi dall’intervento il cavallo è tornato in pista, dove corre regolarmente nella stessa categoria (45 corse 5 vittorie e 23 piazzamenti) da 21 mesi, migliorando il record nei 1600 ( da 1.19.3 a 1.14.0).
Commenti
Le fratture della prima falange, analogamente ad altre, sono considerate nel cavallo sportivo lesioni causate da accumulo di microtraumi e dunque di insorgenza progressiva. Nel caso riportato, la lieve zoppia manifestata nel mese precedente la diagnosi era riferibile all’ insorgere della lesione, che sarebbe stata diagnosticabile con un esame radiografico o scintigrafico.