Anamnesi
Stallone Spagnolo di 3 anni affetto da arpeggio bilaterale degli arti posteriori. A destra l’arpeggio è più accentuato e il cavallo, destinato a competizioni di show, è praticamente inutilizzabile.
Esame clinico e trattamento chirurgico
Il cavallo presentava ottimo stato fisico e arpeggio posteriore bilaterale più accentuato a destra (Video 1).
L’unica opzione chirurgica era la teno-miectomia dell’estensore laterale delle falangi.
Il giorno successivo il cavallo è stato messo in anestesia generale in decubito dorsale e gli accessi chirurgici sono stati due, prossimale (muscolo) e distale (tendine) al garretto sulla faccia laterale. Una volta reciso il tendine nell’incisione distale, l’unità muscolo-tendinea è stata strappata manipolando il muscolo dall’incisione prossimale. Dopo sutura di routine (due strati nell’incisione prossimale, singolo strato in quella distale), il cavallo è stato messo nel box di risveglio. Dopo un risveglio regolare, il cavallo è stato ricondotto al suo box mostrando già un certo grado di miglioramento (Video 2).
Follow up
Tre mesi dopo l’intervento il cavallo è tornato al regolare lavoro ed il proprietario si è detto entusiasta del risultato (Video 3).
Commento
L’arpeggio è un disturbo neuro-muscolare che colpisce uno o entrambi gli arti posteriori (più raramente gli anteriori), caratterizzato da iperflessione di vario grado. In casi lievi, è più evidente al passo e tende a ridursi e scomparire al trotto e al galoppo. Si accentua quando il cavallo viene mosso all’indietro o in curve improvvise o nelle ripartenze da fermo. Può limitare l’attività o precluderla del tutto in cavalli destinati a show o dressage.
L’arpeggio può essere congenito, come nel caso qui presentato, o acquisito in cavalli tenuti al pascolo ed esposti a piante tossiche nella tarda stagione estiva (c.d. Arpeggio Australiano). In quest’ultima forma sono riportati casi di guarigione spontanea, ma i casi più gravi beneficiano maggiormente del trattamento chirurgico.