Frattura a piastra dell’osso tarsale terzo

Segnalamento

Trottatore maschio di 3 anni

Anamnesi

Un trottatore maschio di 3 anni fu riferito per una zoppia all’arto posteriore destro di origine sconosciuta. Il cavallo era stato trovato zoppicante il giorno seguente ad un allenamento di routine ed il veterinario curante aveva provveduto ad un completo esame clinico con diversi blocchi anestetici, da quelli più distali fino alle articolazioni della grassella. Non vi fu alcuna risposta positiva ai blocchi e clinicamente il cavallo non mostrava gonfiori o dolore localizzato. Il cavallo fu quindi trattato con fenilbutazone 4 g. al giorno per cinque giorni senza miglioramento e venne riferito per una scintigrafia.

Scintigrafia

Al cavallo furono somministrati 6500 MBq di Tecnezio 99 MDP e venne eseguito un esame scintigrafico in fase ossea dopo tre ore. Le scansioni compresero vedute plantari delle regioni distali e di quelle del garretto e vedute laterali dell’arto distale, regione del garretto e della grassella, oltre alla regione lombo-sacrale. Fu riscontrato un significativo aumento di captazione del radiofarmaco sul versante dorso laterale delle articolazioni distali del tarso destro, riferibile ad una lesione a livello di articolazione intertarsica distale e tarso-metatarsica (Fig. 1).
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Radiologia

L’esame completo della regione del garretto comprese 5 proiezioni (Dorsoplantare, Lateromediale, Obliqua dorsolaterale-plantaromediale, Obliqua plantarolaterale-dorsomediale e Lateromediale in flessione). Nella proiezione Obliqua plantarolaterale-dorsomediale fu evidenziata una frattura a piastra completa dell’osso tarsale terzo (Fig. 2).
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Trattamento chirurgico

Il cavallo venne posto in decubito laterale con l’arto interessato in alto. La faccia dorso laterale della regione del tarso  e del metatarso prossimale destro vennero preparate per l’intervento. Sotto controllo radiografico, tramite un’incisione di 6 mm., venne inserita una vite corticale da 4.5 mm a compressione. Il controllo radiografico intraoperatorio confermò la corretta posizione della vite e la riduzione della frattura (Fig. 3).
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Follow up

Dopo un periodo di 8 settimane di riposo, il cavallo ha ripreso il regolare allenamento. A distanza di sei mesi dall’intervento, il cavallo è tornato in pista e ha effettuato 30 corse con 7 vittorie e 10 piazzamenti in 15 mesi migliorando il suo record sui 1600 metri ( da 1.16.6 a 1.14.4).

Commenti

La frattura a piastra dell’osso tarsale terzo è relativamente frequente nel giovane trottatore e si ritiene che faccia parte delle stress fractures, lesioni che si formano progressivamente per la somma di microtraumi dovuti al lavoro. La diagnosi è resa difficile dal fatto che spesso la frattura non è associata a gonfiore e non è facilmente diagnosticabile con le comuni anestesie diagnostiche

Frattura a piastra dell’osso tarsale terzo -- edit: 2019-08-26T12:52:37+00:00